Dungeons and Dragons: open source
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 [Log Giocata] Chat del 10 marzo 2008

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Krishna
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MessaggioTitolo: [Log Giocata] Chat del 10 marzo 2008   [Log Giocata] Chat del 10 marzo 2008 Icon_minitimeMar 11 Mar - 16:31

Master: l'ultima volta ci eravamo lasciati a Bernir, villaggio ad est di cleyra

Master: dopo che il venditore di mappe vi aveva importunato

Master: cn le sue mappe tu stavi andandotene sulle tue

Master: non avendo comperato nessuna mappa ti trovi alle porte del villaggio.. ci sono alla tua destra bazar e spacci vari

Master: alcuni mercati vedi che emanano ancora del fumo, sembra ci sia stato qualche incendio. è quasi sera e le persone cominciano a rientrare nelle loro case.

Master: {Ruolata libera}

Sirion: Sirion si allontana dal punto in cui aveva conosciuto il venditore di mappe, lo strano gnometto e la guardia, intervenuta per assicurarsi che tutto fosse in ordine. Il drow comincia a girare per la città. Senza una mappa sarebbe stato difficile destreggarsi tra le vie della città, e non parlare la lingua del posto era una difficoltà ancora maggiore. Pensando a questo, Sirion va in cerca di un posto dove assicurarsi un letto per rimanere in città la sera e dove poter mangiare qualcosa.

Master: cominiciando a curiosare in giro noti, adiacente ad un mercato una sorta di bacheca, una bacheca con indicazioni, annunci chi più ne ha più ne metta. Avendo la convinzione che sia una città guardandoti in torno con rapide occhiate capisci che è un semplice villaggio, chiamarla città sarebbe addirittura troppo. ... la bacheca è scritta in una lingua poco familiare e non capisci molto. vedi qualcosa di simile ad una locanda, un disegno ben fatto che raffigura il modo per arrivarci... deve esser bravo il disegnatore.

Master: {Ruolata libera}

Sirion: Pensando: "Bene...proprio quello che cercavo....deve essere una locanda....il disegno è inequivocabile" Convinto, Sirion si incammina verso la stradina che lo avrebbe portato alla locanda, almeno per quello che era illustrato sul disegno di prima. Con la strada da percorrere in mente, Sirion continua il suo cammino. Di li a poco sarebbe arrivato difronte alla porta della locanda.
Master: *t'incammini per le viuzze di bernir. ogni tanto scorgi qualche guardia mal equipaggiata che fà una ronda pressapoco inutile dato che le mura sono tutte un programma: sacchi di sabbia e qualche steccato... passi davanti un casale molto grande un pò più sorvegliato di tutto il resto. due guardie in turbante e impassibili, con una barba lunga e lancia alla mano sono, robuste davanti alla porta.... ma la mappa ti consiglia di andare dritto per quello che a te è sembrata una locanda nello schizzo...dopo un pò giungi, solo una fiaccola illumina la porta di legno massiccio un pò logorata dal tempo... si sente del baccano provenire da dentro ma non esagerato.

Master: {Ruolata libera}

Sirion: Sirion si guarda intorno,dopodichè apre la porta della locanda *Dovrebbe essere qui la locanda....*
Master: *decidi di entrare, tiri la porta verso di te e ti trovi dentro: diversi tavoli disordinati sono poggiati su un pavimento di legno misto a sabbia desertica e le pareti sono spoglie di qualsivoglia oggetti tranne quella sulla tua destra immediata dove c'è un qualche gioco particolare che non capisci. Vedi ad un tavolo come unariunione di persone tutte vestite in egual modo che baccagliano e ridono a gran voce. spostando lo sguardo noti altri due tavoli vuoti, senza nessuno anche se uno dei due ha un fiasco appogiato sopra... il locandiere in fondo sta faceno il suo lavoro senza minimamente notarti. in un angolo c'è un altro tavolo dove due tipi particolari parlano a tratti animati e sussurrati... quando entri ogni sguardo ti infilza come se non avessero mai visto un drow.

Master: {Ruolata libera}

Sirion: *Come se non avessero mai visto un elfo* Sirion fa finta che nessuno lo guardi, anche se un pò è imbarazzato: gli sguardi tutti su di lui...non è una cosa che gli succede molto. Con sguardo basso e passo lento e cadenzato, il drow si siede ad un tavolo accanto a quei signori tanto strani vestiti tutti uguali, aspettando che magari qualcuno lo venga a servire.

Master: *lo scricchiolio del legno insabbiato ti accompagna fino a sederti e le sedie non sono da meno. gli sguardi continuano ad accompagnarti incuriositi fino a che non poggi il sedere sulla sedia... poi qualcuno torna alle sue conversazioni, qualcun altro ti guarda. Noti che i tipi strani ti guardano ancora continuando a parlare, sembra che non abbiano cmq cambiato argomento. uno di quelli vestiti tutti uguali continua a fissarti, è pelato e il suo sguardo è assillante perchè non te lo ha tolto di dosso un momento. uno dei tipi strani si alza e và verso il locandiere... noti che da una scalinata che probabilmente conduce al secondo piano scende una donna che vàè a sedersi dove c'era solo la fiaschetta, quel tavolo che prima sembrava vuoto. Tutti popolani sembrano ad occhio e croce... ormai è sera e la frescura della notte si fà sentire anche se sei nel deserto... da una finestra il vento soffia leggero e pungente portando con sè chi sà quali segreti*

Master: {Ruolata libera}

Sirion: Siron è ancora fissato. Non sa che fare. Tutti lo guardano e nessuno che lo possa aiutare. Sirion tiene la testa bassa, ma gli occhi se li sente addosso, come se tutti gli stessero con il fiato sul collo, come se tutti fossero pronti a fargli qualcosa appena abbassa lo sguardo, Comincia a battere il cuore. Sirion sarà si forte di animo, ma da solo, diverso da tutti, in una città dove non conosce nessuno, dove non parla la lingua....la situazione è critica.
Dopo un pò, Sirion si fa forza, e vedendo che nessuno va da lui, allora si reca presso il bancone.....li forse avrebbe avuto più ascolto.

Master: *recandoti verso il bancone noti l'oste che ora si accorge di te dopoche il tipo strano che parlottava con l'altro si era alzato andando da lui. ti fà cenno dal bancone di stare al tavolo, come se a breve sarebbe arrivato lui. nel frattempo anche il tipo strano dal bancone, parlottando con il locandiere ti guarda malizioso. Il locandiere arriva, pronunciando in una ligua che non conosci, qualcosa a quello pelato che ti guardava... ora il locandiere è di fronte a te: ha un tic particolare, vedi la sua testa che mentre arriva al tavolo e ti parla ha degli scatti verso destra senza apparente motivo. ha delle vesti unte e bisunte, piene di macchie. Sotto porta una camicia rosso bordò mal celata. Avvicinandoti noti che parla, anche se male, la tua lingua* [sottocomune]: elfo sottoterra? e che ci essere voi qui?.. strano... chi siete e dove venivate? ma perchè poi? *non articolando comunque riesci a capire qualche parola*

Sirion: *Lo capisco!* Sirion si accorge delle difficoltà dell'oste, e parla lentamente. D'un tratto tutte le sensazioni che sentiva fino a poco prima sembrano svanite
[Sottocomune]: "Salve! Vengo da Elkair, sono qui per iniziare un cammino per diventare come mio padre. Il mio nome è Sirion. Passando alle cose serie, potete portarmi qualcosa da mangiare? Poi...mmm...avete qualche stanza libera per sta sera?"
Sirion aspetta la risposta del locandiere.

Locandiere di Bernir: * il locandiere continua ad ascoltare le tue parole anche dopo che hai finito di pronunciarle per capirle bene come se se le stesse pronunciando a mente... poi si riprende dal suo ripetere mentale: Sapete che i drow non sono bene accetti qui?... strano riuscito ad entrare, forse Draigher in serbo per gli stranieri un pò strani come voi.... comunque non preoccupate... qualcuno pagare vostra cena prima... detto me di porta voi quello che piace te. * il locandiere indica con lo sguardo uno dei due tizi che è appena tornato a sedere dal bancone dell'oste, vicino al suo compagno strano* ... per notte dite? .. mm e soldi avere?

Sirion: Sirion sembra non sentire l'ultima domanda del locandiere, perchè è immerso nei suoi pensieri.*Qualcuno ha già pagato la cena? E chi può essere....non....non conosco nessuno qui....chi sarà?* Il locandiere sembra ancora in attesa di una risposta.... [Sottocomune]: Ehm...si...si si ce l'ho.
Il drow risponde con un tono molto distaccato, dopodichè continua a pensare a chi abbia potuto ordinare e pagare la cena per lui, senza però credere che magari è meglio chiedere al locandiere....la curiosità lo affligge.

Locandiere di Bernir: *il locandiere rimane lì in attesa... ma notando che il drow è immerso nei suoi pensieri decide di andare al bancone* Prendo io quello che buono per voi, voi non mi dite! *arrivato al bancone il locandiere prende un fiasco molto strano e una scodella... girato di spalle si muove avanti e indietro per il bancone prendendo una spezia lì e una spezia là. sembra gli piaccia il suo lavoro... intanto sembra ci siano nuovi arrivi in taverna... Un vecchio signore malandato, con un gamba zoppicante sembra stordito, impaurito... nessuno ci fà caso ma improvvisamente poi regna il silenzio con qualche vocio che và placandosi... tutti lo guardano semplicemente perchè è rimasto lì sulla porta con lo sguardo perso nel vuoto... guardandolo bene ha un morso su un braccio dove sta colando leggero del sangue..*
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